Di nuovo in mare la crociera terapeutica della Cento Fiori. Hanno salpato sette pazienti della Comunità Terapeutica di Vallecchio, destinazione: Croazia.
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9 Agosto 2019Grazie ai Pc donati alcuni pazienti hanno mosso i primi passi: «abbiamo iniziato smontando un computer, hanno imparato a usarlo, a scrivere un breve articolo e, infine, il loro curriculum». L’obbiettivo: lavorare per il futuro.
Hanno cominciato smontando un computer, per vedere come è fatto e capire, poi, meglio, come funziona. Poi, passo a passo, si sono avventurati nell’informatica: sono stati i primi allievi del corso di base organizzato alla Comunità Terapeutica di Vallecchio. Tutto è nato dalla donazione di SGR Group di una decina di PC, macchine non nuovissime ma complete e perfettamente funzionanti. Sulle quali, una volta installato il sistema operativo open source Linux, chiunque potrà utilizzarne i software per lavoro e per il tempo libero.
Dalla configurazione dell’hardware al funzionamento del sistema operativo, dal byte alla gestione dei file, da come si scrive un testo a come si salva: tutte le nozioni e le operazioni di base sono state passate in rassegna. «Non è stata una passeggiata per i pazienti», dice Enrico Rotelli, responsabile della Comunicazione della Cooperativa Sociale Cento Fiori e curatore del progetto. «Assimilare nozioni complesse mentre si è impegnati in una delle prove più difficili per una persona, l’emanciparsi da una dipendenza, è una prova da far tremare i polsi. E infatti, dei cinque che hanno iniziato solo in due sono arrivati alla fine del corso. Ma vedere persone che non avevano mai acceso un computer stampare, dopo poche settimane, il proprio curriculum è stato motivo di orgoglio».
Notevole anche lo sforzo dello staff della Comunità Terapeutica di Vallecchio, dagli educatori al personale organizzativo. «Le ore di lezione che si tenevano al sabato – dice ancora Rotelli – in realtà sono state precedute dall’allestimento dell’aula studi, ricavata dalla biblioteca. Ma soprattutto dai numerosi consigli che ho ricevuto. In parte per cercare di rendere questo esperimento più proficuo possibile, in parte per mettermi nelle condizioni di essere efficace. Un conto è insegnare i rudimenti di informatica a un corso di formazione, un conto è confrontarsi con i pazienti in fase di recupero. E’ una prova alla quale non ero preparato e che mi ha permesso di cominciare a intuire quanta professionalità e quanta fatica c’è dietro ogni ruolo in una comunità terapeutica o in un Sert. E’ stato un bagno di realtà, nella vita dei pazienti e nel lavoro di educatori e psicoterapeuti».
Alcuni degli allievi non avevano mai usato un Pc, solo smartphone, scontrandosi con l’uso non semplice del mouse. «Per ovviare al problema, li abbiamo fatti giocare un po’ a “campo minato” e, con un po’ di pratica, anche il mouse è diventato familiare. Abbiamo dedicato molta attenzione alle nozioni che potevano esser utili nella vita di tutti i giorni. Ad esempio come creare un account con una password “robusta” che protegga i nostri dati, cosa significano in pratica le parole gigabyte e ram, nozioni utili davanti al Pc ma anche quando si compra un piano tariffario o un cellulare. L’obbiettivo era lavorare insieme per il futuro, una volta fuori dalla comunità, nel lavoro e nel tempo libero».
«Il primo corso si è naturalmente esaurito, ora cercheremo di far fare pratica a chi l’ha completato. Nella pausa estiva ragioneremo come rilanciarlo – dice Gabriella Maggioli, vicepresidente della cooperativa sociale Cento Fiori e viceresponsabile della Comunità – probabilmente sarà utile organizzarlo a cicli, seguendo il naturale ricambio dei pazienti delle due strutture di Vallecchio, il Centro Osservazione e Diagnosi e la Comunità Terapeutica. E’ certo comunque che la formazione dei pazienti è uno degli aspetti più importanti per noi della Cento Fiori».