E’ Alessandro Guagneli il campione 2020 del “pesce più grosso” del Lago Arcobaleno di Riccione. In finale batte Alex Lisi e Simone Mosconi.
16 Ottobre 2020Fiori d’arancio alla Cooperativa Sociale Cento Fiori: dopo la disintossicazione Alice e Massimo sposi al Cod di Argenta e luna di miele alla Comunità Terapeutica di Vallecchio.
20 Febbraio 2021Collaborazioni e riqualificazioni decorano sempre di più l’area verde ai margini del parco XXV aprile. Accanto alla Serra Cento Fiori un orto sinergico, i graffiti arricchiscono gli edifici e nascono collaborazioni per progetti didattici e ludici.
Un anno sicuramente speciale, anche di riqualificazione, si sta concludendo per il progetto dell’Invaso, l’area verde ai margini del parco XXV aprile in concessione al Csr che è riuscita a vivere, nonostante l’emergenza Covid, di numerose iniziative. Centrale, naturalmente, la Serra Cento Fiori, il vivaio della Cooperativa Sociale Cento Fiori che in queste ore sta vivendo il tradizionale trambusto prenatalizio, con l’intenso viavai di abeti , stelle di Natale e tantissime altre piante che i sempre più numerosi clienti vengono ad acquistare. Sostenendo così i programmi terapeutici e gli inserimenti lavorativi di personale svantaggiato che la cooperativa riesce a realizzare in questo spicchio di parco riscattato dal degrado in cui versava solo pochi anni fa.
Certo i fortissimi desideri di vivere la natura sono stati una reazione ai in questi terribili mesi di limitazioni che abbiamo vissuto hanno decretato una forte attività all’aperto. Ma non è solo nella crescita del vivaio che si misura il progetto Invaso: anche quest’anno, nonostante lockdown e normative emergenziali è riuscito a mettere in cantiere alcuni piacevoli eventi e iniziative per adulti e bambini, con il tema della natura sempre al centro. Un percorso di crescita cominciato con la nascita di un orto sinergico, ovvero alcune prode dove accanto agli ortaggi sono cresciute piante officinali e fiori, creando un ecosistema che si protegge dagli insetti e cresce in modo armonioso. Al progetto hanno lavorato Sara Paci, Viola Carando e Laura Moretti.
Laura Moretti è stata la coordinatrice di un evento organizzato da La Bottega Culturale che dalla coltivazione orticola si è ampliato ad una giornata dedicata al writing, ampliando così il filone dei Marecchia Social Fest al “Live painting. Orto. Sonorità”. I portelloni metallici di un edificio del vivaio sono stati nell’occasione disegnati dai writers Burla e Mozone, mentre poco distante gli ospiti poteva cimentarsi in un piccolo laboratorio di piantumazione di semi antichi e letture degli attori di Fratelli di Taglia. Il tutto condito con i sapori della festa grazie ai prodotti alimentari della Cooperativa Sociale Terre Solidali.
La narrazione, il gioco e il laboratorio per bambini dai 4 ai 10 anni invece sono state le attività che hanno polarizzato l’Invaso sabato 7 novembre, grazie a L’ippogrifo e alla cooperativa sociale Il Millepiedi, realizzando un appuntamento nell’ambito del Progetto di sistema regionale – La scuola in natura. Il progetto, nato nel 2011, coordinato dalla Rete Ceas (centri di educazione alla sostenibilità) Emilia-Romagna per intervenire in funzione dei bisogni delle comunità e per cogliere in ambito didattico le tante opportunità offerte dall’ambiente naturale e dal territorio.
Le due organizzazioni pedagogiche hanno allestito un programma – “Un pomeriggio di niente … a seminar piante e storie” – dove alle letture di racconti si sono alternati giochi e occasioni per imparare la grande bellezza dei processi naturali. Oltre allo spazio, la Cooperativa Sociale Cento Fiori ha messo a disposizione l’esperta agronoma Dea Guidi che ha insegnato ai bambini i meccanismi della riproduzione delle piante e della crescita, donando loro alcuni semi e delle piantine da accudire una volta tornati a casa. I bambini sono stati assistiti oltre che dai loro genitori, dalle volontarie dell’Ippogrifo e de Il millepiedi, per poi disperdersi nell’area in una divertente caccia al tesoro.
Articolo pubblicato su Csr news, newsletter periodica del Consorzio Sociale Romagnolo