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20 Settembre 2022Il calendario della Cooperativa Sociale Cento Fiori partito con oltre 3mila spettatori per i Modena City Ramblers, ha animato per tre mesi un’area un tempo degradata e creato sinergie nel segno della cultura e del sociale.
E’ iniziata in musica l’estate al parco de La Serra Cento Fiori, con tremila persone a cantare e ballare con i Modena City Ramblers per la Festa della Liberazione, ed in musica è finita la sera del 28 agosto con il sound folk di Ellen River e rock – blues degli Oak’s. In mezzo, incontri con autori letterari, balli folk, cene, film d’animazione e film d’autore. Tanti appuntamenti in calendario e, come dice Cristian Tamagnini, presidente della Cooperativa Sociale Cento Fiori, «tante persone accorse che hanno conosciuto questo bellissimo spazio ai bordi del parco XXV aprile, che l’hanno animato, che hanno applaudito quel che abbiamo proposto e visto ciò che proponiamo tutti i giorni con la Serra Cento Fiori. E scoperto quel che realizziamo come Cooperativa da oltre 40 anni. Che dire: grazie alla cittadinanza che ha risposto alle nostre proposte, siete stati tanti e vi aspettiamo per la prossima estate con gli eventi, tutti i giorni tutto l’anno qui alla Serra».
E’ davvero stata una scommessa il Marecchia Social Fest 2022 per la Cooperativa Sociale Cento Fiori. Nato piano piano negli anni scorsi – un fine settimana con tre concerti due anni fa, i festeggiamenti per il 40ennale lo scorso anno – quest’anno ha virato decisamente sul creare eventi e aggregazione. «C’è voluto un po’ di coraggio: organizzare un evento come il concerto dei Modena City Ramblers, introdotti da Francesco Mussoni e da Ellen River, è stato un salto di qualità professionale non indifferente per tutto il gruppo organizzativo dedicato al Marecchia Sociale Fest – dice Cristian Tamagnini – Dea Guidi, Lele Guerra, Enrico Rotelli oltre a me e Giovanni Benaglia e l’aiuto di Luca Bartoletti. Abbiamo avuto un battesimo non indifferente ma una soddisfazione inenarrabile: oltre tremila persone a saltare e ballare sotto il nostro palco. E tante associazioni che con noi hanno presentato il lavoro sociale che pulsa nella città, contribuendo a fare un 25 aprile 2022 indimenticabile. E dopo un avvio del genere, direi galvanizzante, la creazione di un programma per l’estate che ci ha consentito non solo di proporre eventi interessanti e di ampliare il gruppo di lavoro a Stefania Mosconi e Cristina Fabbri, ma anche di creare bellissime sinergie: con Cartoon Club per i film di animazione, con Notorius Rimini Cineclub per film divertenti e di qualità, con l’associazione Valmarecchia Solidale con il loro foodtruck, con l’azienda agricola Sapori nostrani di Verucchio».
Se il lettore non ha visto il programma, nel corso dei tre mesi di programmazione ci sono succeduti sul palco i concerti della Banda POPolare dell’Emilia Rossa e l’atletico orchestra Marnaim, il rock contest per bande giovanili Rockwood e la Pink Orchestra, le tre serate balfolk con il Trio Spatacchini, Filippo Gambetta con Ciro Manigrasso e il duo Di Doux, raccogliendo oltre 300 ballerine e ballerini a serata sull’erba del parco, provenienti da Marche, Romagna e persino Veneto Lombardia e Piemonte. Per non parlare del concerto di Filippo Malatesta alla vigilia di Ferragosto, con risottata di vongole annessa: pienone e pubblico in piedi per il rocker di Verucchio. E poi serate dedicate ai libri con Davide Bagnaresi e Miro Gori per il Fellini da giovane a Rimini, gli storici Marco Sassi e Andrea Santangelo per Anita Garibaldi e poi ancora Santangelo con il suo Generali e Battaglie della Linea Gotica insieme al direttore dell’Istituto Storico di Rimini Alessandro Agnoletti. E, infine, l’esibizione – presentazione di Roberto Mercadini del suo libro “Leonardo e Michelangelo, due passioni per l’uomo”. «Un solo rammarico su libri e autori – dice Enrico Rotelli, che ha curato questa sezione – abbiamo dovuto annullato per maltempo l’incontro con Sabrina Foschini e Alessandro Giovanardi con Vera Bessone, un’occasione mancata importante per noi e per i lettori di Rimini, alla quale vogliamo rimediare».
«Avevamo diversi obbiettivi con questo calendario di incontri. – conclude Cristian Tamagnini – Innanzi tutto valorizzare lo spazio affidatoci, proseguendo il lavoro fatto risanando l’area della Serra Cento Fiori, che prima di noi era caduta in completo abbandono e degrado. E dai riscontri con vicini e cittadini ci sembra che l’obbiettivo sia stato raggiunto. Poi far conoscere meglio l’area e le nostre attività sociali, il che è fondamentale per crescere e, infine, creare sinergie con altre realtà, perché crediamo che nel lavoro sociale, per dirla con don Milani, “se ne esce a due a due”. Questa estate siamo stati di più, molti di più, e credo che sia stato quindi un tassello aggiunto alla nostra storia ultra quarantennale di cui essere orgogliosi».