«Io non dipendo»: le domande “senza rete” di liceali a ospiti e psicologa della Comunità Terapeutica di Vallecchio. Un progetto di prevenzione del Giulio Cesare – Manara Valgimigli di Rimini.
3 Maggio 2019Freaky Candy Burlesque Expo: lo show di Cuore e Burlesque Asd contro la discriminazione razzista. L’incasso devoluto al settore Migranti della Cento Fiori
22 Maggio 2019Il video che conclude il progetto “Adolescenti e Migranti: Narrazione e Identità”, che ha come obiettivo la prevenzione contro tutte le forme di violenza nei confronti dell’altro, il diverso, attraverso un intervento che renda consapevoli gli stereotipi e i pregiudizi personali, ai fini di creare un pensiero critico sui temi della migrazione, dell’interculturalità e dei diritti umani.
Il progetto, della durata annuale, è stato realizzato da Cinzia Carnevali, Mirella Montemurro, Laura Ravaioli e Gabriella Vandi della Società Psicoanalitica Italiana (Spi), in collaborazione con le colleghe di SIPsA (Società Italiana di Psicodramma Analitico)-COIRAG: Rita Arianna Belpassi, Silvia Cicchetti, Stefania Fabbri, Lidia Mulazzani, Sonia Saponi, Roberta Savioli e Roberta Secchiaroli; hanno condiviso il lavoro anche l’Associazione Margaret e Istituto Scienze dell’Uomo- progetto Interazioni nonchè l’Associazione Arcobaleno.
Le colleghe hanno ideato, coordinato e supervisionato il progetto, che ha previsto un lavoro condiviso tra gli studenti dei licei classico e scienze umane G.Cesare-Manara Valgimigli di Rimini e scientifico ed artistico Volta Fellini di Riccione e i giovani migranti, studenti della scuola di italiano dell’Associazione Arcobaleno e ospiti delle cooperative Cad e Cento Fiori.
Il Progetto “Adolescenti e Migranti: Narrazione e Identità” ha come obiettivo la prevenzione contro tutte le forme di violenza nei confronti dell’altro, il diverso, attraverso un intervento che renda consapevoli gli stereotipi e i pregiudizi personali, ai fini di creare un pensiero critico sui temi della migrazione, dell’interculturalità e dei diritti umani.
Scriveva Freud: “Nella vita psichica del singolo, l’Altro è regolarmente presente come modello, come oggetto, come soccorritore, come nemico, pertanto la psicologia individuale è al tempo stesso sin dall’inizio psicologia sociale”.
Le classi delle diverse scuole, grazie all’intermediazione dei loro insegnanti, sono state invitate a lavorare su alcuni testi narrativi: narrazione di Sé, del viaggio e dell’identità attraverso brevi racconti, poesie, testi musicali, video. Nel corso dei mesi scolastici, i giovani, studenti e migranti, si sono incontrati e hanno lavorato insieme con la voce e le parole, con il corpo e il movimento.
Il percorso ha mirato a creare uno spazio espressivo attraverso vari linguaggi, che realizzassero un’esperienza di incontro e ascolto, rivolta alla conoscenza dell’Altro, mediante la produzione di opere individuali e/o di gruppo, a partire dalla lingua materna originaria usata nel racconto di sé e dell’esperienza del viaggio.
Una parte del progetto si inserisce all’interno della Rassegna “ Da qualche parte tra musica e Psicoanalisi. Narrazioni e Identità”, che ha previsto, in alcune delle serate allo Spazio Tondelli di Riccione, gli interventi di colleghe psicoanaliste e psicoterapeute e le rappresentazioni sceniche dei testi dei giovani alunni e migranti.
(Parziale rielaborazione dall’articolo di Manuela Martelli tratto dal sito del Centro Psicoanalitico Bolognese https://www.cepsibo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=702-delme-report-frammenti-voci-di-stra-ordinaria-umanita-rimini-5-maggio-2019-manuela-martelli&catid=139&Itemid=645 )